BIO RE-ACTOR

Tipologia: Installazione – Concorso – Autocostruzione
Luogo: Genova, Re-Cycle – Venezia, Arte Laguna Prize – Torino, Biennale di Architettura Italia-Cina
Anno: 2011
In collaborazione con: GR.IN_LAB – Silvia Cama, Chiara Farinea, Elisa Tozzi

L’installazione “Bio Re_Actor” tratta il tema del cambiamento e della trasformazione degli spazi urbani attraverso la valorizzazione non tanto del risultato, quanto più del processo che conduce alla realizzazione del cambiamento. La qualità dei processi nei cambiamenti, siano essi di carattere sociale, economico o fisico ne determinano la stessa riuscita.
Il progetto vuole valorizzare il concetto di processo, declinandolo in un bio-processo utile alla crescita di vita ed energia.
L’installazione prevede la realizzazione di un bosco costituito da alberi-dispositivi in grado di fornire un ambiente adeguato alla crescita di organismi biologici, che disegnano un paesaggio low-tech di bioreattori ad alghe.
Per bioreattore si intende un dispositivo che permette la crescita autonoma di organismi biologici, in questo caso di alghe verdi. Queste piante vengono considerate una possibile materia prima per il futuro, in quanto possono essere trasformate in biocarburanti. Inoltre le alghe, catalizzando anidride carbonica (CO₂) utile alla loro crescita, portano ad una riduzione della CO₂ presente nell’ambiente.
Gli “alberi” sono costituiti da strutture verticali, alle quali sono fissate a diverse altezze ampolle di plastica trasparente, derivate dal riuso di fusti della birra artigianale. Le ampolle vengono riempite di acqua contenente micro organismi da cui, tramite semplici elementi quali aria, sole e C0₂, potranno svilupparsi alghe verdi.
Ciascuna ampolla sarà collegata tramite un tubo di plastica trasparente a un piccolo diffusore che “nutrirà” l’acqua di anidride carbonica ottenuta mediante una semplice miscela di zucchero e lievito in soluzione acquosa.
L’installazione ”Bio Re_Actor” oltre ad avere una valenza estetica, mira a coinvolgere e sensibilizzare sui temi dell’ecologia e dell’ambiente, inserendoli in un processo di creazione di vita e di energia,rigenerando lo scarto (anidride carbonica) in un ciclo virtuoso di riuso e rigenerazione.
L’installazione ha vinto diversi premi: secondo premio al concorso Re-Cycle, Superelevata- Impronte di Genova, è entrata tra I finalisti del concorso Arte Laguna Prize di Venezia ed è stata esposta alla biennale Italia-Cina.